Cosa sono i disturbi del comportamento alimentare
I disturbi del comportamento alimentare (DCA) possono essere definiti come disturbi persistenti a carico di processi di alimentazione e nutrizione e/o di comportamenti finalizzati al controllo del peso corporeo.
Questi comportamenti influenzano in modo significativo la salute fisica e il funzionamento psicosociale dell’individuo e non sono secondari a una condizione medica generale o ad altri disturbi psichiatrici (Fairburn & Walsh, 2002).
Quali sono i disturbi del comportamento alimentare?
Il Manuale Diagnostico e Statistico dei disturbi mentali, DSM 5 (APA 2015), definisce i «Disturbi della nutrizione e dell’alimentazione», descrivendo sei principali categorie diagnostiche:
- Anoressia nervosa (restrizione nell’assunzione delle calorie necessarie);
- Bulimia nervosa (ricorrenti abbuffate e condotte compensatorie quali vomito, uso di lassativi)
- Disturbo di alimentazione incontrollata (disturbo da abbuffate)
- Pica (persistente ingestione di contenuti non commestibili);
- Mericismo (disturbo da ruminazione, rigurgito di cibo ripetuto);
- Disturbo alimentare evitante/restrittivo (incapacità di soddisfare le richieste nutrizionali).
Il DSM-5, inoltre, contiene anche disturbi dell’alimentazione e nutrizione con altra specificazione, tra cui rientrano il disturbo da condotta di eliminazione e la sindrome da alimentazione notturna che invece non soddisfano pienamente i criteri diagnostici dei disturbi descritti.
Negli ultimi anni, sono diventati oggetto di indagine di molti studiosi (Atzeni, Converso & Loera, 2020; De Pascalis, 2020; Laghi, Pompili, Bianchi, Lonigro, & Baiocco 2020;) i “nuovi disturbi alimentari”.
Tali “disturbi” non sono diagnosticabili, poiché non ancora inseriti tra i Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione, essi sono:
- Ortolessia: eccessiva ossessione per un’alimentazione sana;
- Drunkoressia: restrizione delle calorie per poter assumere bevande alcoliche senza aumentare di peso;
- Vigoressia: ossessione per i muscoli;
- Pregoressia: ossessione per il peso durante la gravidanza, che spinge le donne a sottoporsi a diete troppo restrittive e allenamenti prolungati.
Cause di disturbi del comportamento alimentare
Le cause di questi disturbi sono complesse.
I disturbi alimentari è più corretto considerarli come il risultato di fattori genetici, ambientali, biologici e psicologici che, quando trovano terreno fertile nella genetica individuale, possono predisporre a una patologia.
Trattamento
Trattandosi di disturbi che riconoscono una molteplicità di cause, si raccomanda un intervento multidisciplinare, come quello offerto presso Santa Chiara digitale, che permetta di affrontare il Disturbo Alimentare nei suoi vari aspetti.
È fondamentale valutare le condizioni cliniche di base prima di affrontare il problema dal punto di vista psicologico.
La terapia cognitivo comportamentale è il trattamento d’elezione per i disturbi alimentari: il modello cognitivo-comportamentale considera come principale responsabile degli atteggiamenti e dei comportamenti alimentari patologici la presenza di pensieri disfunzionali sul cibo e sul proprio corpo.
La restrizione alimentare, l’evitamento e i comportamenti di controllo del peso e del corpo, sono a loro volta dei fattori di mantenimento dei pensieri disfunzionali stessi.