La dislessia è comunemente associata a un disturbo che riguarda la capacità di leggere in modo corretto e fluente, nonostante un’istruzione adeguata e in assenza di deficit intellettivi, neurologici o sensoriali.
I bambini con dislessia hanno difficoltà a decifrare nuove parole e a scomporle in blocchi che poi possono emettere. Ciò causa problemi con la lettura, la scrittura e l’ortografia. Riescono a compensare memorizzando le parole, ma hanno comunque difficoltà a riconoscere di nuove e potrebbero essere lenti nel recuperare anche quelle familiari.
Si stima che un bambino su cinque sia dislessico e che il 90% dei bambini con disturbi dell’apprendimento sia affetto da dislessia.
I bambini con dislessia, soprattuto quelli che non sanno ancora di esserne affetti, spesso soffrono di scarsa autostima perché credono che ci sia qualcosa di sbagliato in loro.
Come accorgersene? I bambini con dislessia in genere hanno problemi a riconoscere parole nuove, mancano di scioltezza rispetto ad altri bambini della loro età, leggono lettere e numeri in modo inverso, trovano complicato prendere appunti, si scontrano con le rime, hanno sbalzi d’umore, non riescono a raccontare gli eventi in ordine cronologico.
Molto del lavoro che i terapisti compiono con i bambini dislessici è quello di aiutarli a riscoprire la loro intelligenza e le loro capacità.
Con l’aiuto e le strategie per compensare la loro debolezza nella codifica, gli studenti con dislessia possono imparare a leggere e prosperare a livello accademico.